domenica 22 dicembre 2013

"La sorella di Mozart" di Rita Charbonnier

"E' vero, per lungo tempo ho tagliato mio fratello fuori dalla mia vita, per non parlare di mio padre; e forse non ho più voluto toccare una tastiera perché, se l'avessi fatto, avrei pensato all'uno e all'altro. Ma adesso ho capito che devo qualcosa ad entrambi. Ho capito che entrambi fanno parte della mia storia, e che non ha senso che io li rinneghi, perché rifiutare la loro memoria vorrebbe dire rifiutare me stessa
Maria Anna Walburga Ignatia Mozart per tutti Nannerl ha circa quarant'anni, è moglie e madre felice. Ma non è sempre stato così. Si è lasciata alle spalle la città, le illusioni di un matrimonio sfumato, lo sconfinato amore per la musica, la rabbia verso suo padre e si è imposta di dimenticare persino suo fratello Wolfgang Amadeus che ha oscurato il suo talento con un genio che non ha eguali.
"La musica preme dentro di me per uscire; è come l'onda d'assalto di un'ubriacatura che dalle mie viscere si spinge fino alla gola e al cervello e lo fa turbinare; è una tempesta interna che non può non trovare sfogo".
Nannerl è donna, in quanto tale le sono precluse possibilità concesse ad altri. 
E' lei la stella in famiglia, lei a dare concerti, lei l'ossessione del padre, lei l'attrazione alle corti di mezza Europa. Lei protagonista. Poi un giorno tutto finisce, o quasi. Il fratello Wolfgang, più giovane di lei di qualche anno è uno straordinario musicista, un geniale compositore. Lo è da giovanissimo, un bimbetto sornione che sorride al pubblico, determinato ad eccellere. Tanto ama la sorella nel mondo fatato che ha sognato per condividere con lei passioni e segreti, quel 'regno di dietro' di cui l'ha eletta regina, quanto è deciso a diventare il migliore, un precursore, a rubare l'ispirazione per le strade, negli occhi delle donne che ama, nella gente che incontra per farla sua e regalarla al mondo. Non può fermarsi a costo di lasciare che Nannerl si sacrifichi per consentirgli di viaggiare, di studiare, di stupire così il mondo. Sa che Nannerl compone segretamente, sa che aspira a fare della sua musica, sa che sogna di esibirsi, sa che è brava quanto lui ma non può e non vuole opporsi alle decisioni del padre che la relega al ruolo di insegnante, nel chiuso di quattro mura, tacitando così il suo cuore, costringendo la sua arte in un cassetto.
Nannerl, bizzosa all'apparenza, ostinata, continuerà a far musica, a comporre, per il tramite di una sua allieva, Victoria, indomita e decisa quanto a lei ad esibirsi, a lasciar conoscere al mondo le sue opere. Ma sarà una breve illusione, irretita dal fascino di Wolfgang la stessa Victoria diventerà una pedina nelle mani del giovane musicista e Nannerl affronterà suo fratello a muso duro salvo esserne sopraffatta "Devo liberarmi, altrimenti rischio di fare la tua fine. Povera di spirito, schiava del tuo vittimismo e dimentica del tuo talento. Il tuo Militar galante è lo specchio di quello che sei diventata. (...) Hai inteso narrare la tua vita, immagino; ma della vita tu non sai niente, perché non hai mai vissuto, e nemmeno te ne sei accorta.."
E' brutalmente vero ma Nannerl non può, non sa accettarlo, non riesce a vedere la persona che è diventata. Fugge in provincia accolta nella casa della sua paziente e lungimirante governante, lì ritroverà una persona capace di domare il suo animo, di ascoltarla, rispettoso dei suoi tempi come delle sue irrequietezze, un uomo in grado di leggerle dentro, di sfiorare la sua anima con pazienza gentile e sostenerla nelle sue decisioni, in apparenza definitive come non suonare mai più. Un uomo nobile e passionale che la inizierà all'amore, alle gioie della famiglia e che saprà attendere prima di vederla riconciliarsi con la sua famiglia, con quel fratello genio indiscusso, morto improvvisamente e malamente, e con la musica, con la musica di Wolfgang che il mondo intero merita di conoscere.
"Forse proprio questo Wolfgang ha intuito, e voluto comunicare: ognuno di noi vive nell'attesa di qualcosa, ma la realtà dei fatti è sempre diversa da ogni congettura e persino da ogni mira, nella realtà accade sempre un accidente che la mente più fantasiosa non avrebbe immaginato, e non ha senso angustiarsi per i risultati non ottenuti, così da rischiare di offuscare le vere conquiste".
Nannerl suonerà ancora e lascerà che il mondo si appropri di un genio, con l'animo sgombro di chi legge l'amore tra le note di una partitura chiamata vita.

Un romanzo di struggente realismo narrativo. Una storia che riempie il cuore, che strappa lacrime amare e restituisce credito e forza ad un personaggio accantonato forzatamente dalla storia, quello di Nannerl Mozart. Si percepiscono tutti i sogni rubati ad una donna, la sua ansia di vivere, di fare musica, negata, contenuta, quasi il suo respiro fosse mozzato, costretto come nei bustini, stretti ogni giorno un poco di più. Quel respiro mozzato sono le aspettative represse. Nannerl dovrà aspettare anni per slacciare i lacci di quel corsetto, anni per tornare a respirare, anni per capire che in fondo nella musica di Wolfgang c'è anche la sua, anni per consegnare al mondo la sua arte, anni per amare la sua vita non in 'funzione di' qualcosa ma come un dono individuale di cui fare testimonianza.
Una scrittura accesa quella dell'autrice qui al suo esordio, un'affresco del tempo rispettoso, un talento nel dare forza e carattere anche ai personaggi marginali, una partecipazione emotiva che trascende e illumina le parole.
Parole che ritroviamo nelle sue opere successive, disponibili come 'La sorella di Mozart' anche nel formato eBook.

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